E tanta altra chimica per la nostra vita

Materiali colorati e moderni per le nostre case  

Per rivestire i nostri bagni, le nostre cucine e in generale le nostre abitazioni con ceramica colorata, gli smalti sono indispensabili. A tutt’oggi, l’Italia è ancora vista come un riferimento per la produzione di piastrelle di qualità e per la notevole capacità di innovazione dettata dall’elevata creatività e gusto che ci contraddistinguono a livello mondiale. Pochi però sono a conoscenza di quale sia la filiera che porta alla produzione di tali manufatti. Il comparto dei colorifici ceramici, costituisce, insieme ai costruttori di macchinari e ai produttori di piastrelle, il terzo attore necessario alla creazione di piastrelle da pavimento e rivestimento. I colorifici forniscono il vero valore aggiunto che permette al prodotto italiano di eccellere su tutti i mercati mondiali grazie a una sofisticata ricerca nell'applicazione dello smalto riveste un ruolo fondamentale per la ceramica. Nuovi materiali, design attrattivo e nuove soluzioni per il privato o la comunità significano benessere. A fianco dei prodotti utilizzati nelle abitazioni (che ci permettono di vivere un ambiente più accogliente, sicuro e salubre) ci sono numerosi esempi di applicazioni particolari. Ad esempio in cliniche e ospedali, ma anche centri sportivi e stabilimenti industriali, dove le condizioni di igiene e sicurezza costituiscono una priorità assoluta. In Italia, i produttori di smalti per ceramica sono rappresentati da Ceramicolor.

Un terrazzo sempre fiorito

L’acqua corrente non è sufficiente a nutrire le piante coltivate nei nostri appartamenti, balconi, giardini e orti, occorre fornire loro degli elementi nutritivi in più.
Oggi grazie alla chimica per la fertilizzazione anche chi non ha il “pollice verde” ha comunque a disposizione una vasta gamma di formulati con composizione universale o specifica per soddisfare i bisogni nutritivi di tutte le nostre piante coltivate. I concimi sono in forma liquida, polvere solubile, granulare e in compresse e per qualsiasi esigenza di applicazione.
I concimi sono ormai disponibili anche nei supermercati e comprendono varie specialità, tra cui lucidanti, conservanti per fiori recisi, intensificatori di colore ed anche soluzioni originali studiate per migliorare il lato pratico ed estetico di piante e fiori. Vi sono inoltre prodotti per risolvere esigenze specifiche come la cura di ingiallimenti con rinverdenti, la coltivazione di piante in idrocoltura, l'aumento della fioritura e la cura delle piante debilitate.
I fertilizzanti sono prodotti in Italia dalle aziende associate ad Assofertilizzanti.

Il GPL, una risorsa importante 

Il GPL è un prodotto con cui abbiamo a che fare più di quanto immaginiamo: quando stiamo cucinando, quando ci stiamo riscaldando, quando andiamo al lavoro in auto, quando andiamo in campeggio, quando in inverno prediamo un caffè in un bar all’aperto di fianco ad un “fungo” per esterno, quando usiamo un prodotto spray o anche quando andiamo in barca. Questa ecletticità di utilizzo è possibile grazie ad una grande disponibilità di prodotto e ad una sua facile lavorazione da cui deriva anche un costo molto contenuto. Le imprese che distribuiscono GPL sia per un suo utilizzo nell’autotrazione sia nella combustione sono rappresentate da Assogasliquidi.
L’associazione si occupa di tutelare sia il cittadino sia le aziende associate dal punto di vista della sicurezza e normativo, affinché l’utilizzo quotidiano di questo prodotto possa essere sempre sicuro ed efficiente.

Un divano, una camicia e un paio di jeans...

Morbidezza, sensazione di leggerezza, delicatezza e scorrevolezza del tessuto, elasticità, resistenza ad agenti esterni o alle alte temperature. Sono queste le prestazioni che oggi pretendiamo dai nostri indumenti, dalle tende di casa, dalla biancheria o da qualsiasi altra applicazione tessile. In passato, senza l’impiego di specifici additivi e ausiliari, i tessuti si sporcavano più facilmente ed erano difficili da lavare, le colorazioni e i trattamenti estetici erano molto elementari e prestazioni oggi considerate banali, come ad esempio l’idro-repellenza, erano molto limitate. Per rispondere alle attese di oggi, solo pochi anni fa eravamo costretti all'utilizzo di fibre pregiate e molto costose. Gli additivi per il settore tessile sono innumerevoli in quanto utilizzati in tutta la filiera dalle prime fasi di filatura delle fibre fino ai finissaggi più sofisticati; ad esempio gli additivi siliconici servono a per conferire proprietà scivolanti e impermeabilizzanti oltre a tutti gli additivi che danno una sensazione di morbidezza. Anche la loro qualità è fondamentale: se di scarsa qualità, additivi e ausiliari in pochi lavaggi si potrebbero disperdere, compromettendo sia la prestazione conferita al particolare tessuto sia la sicurezza dell’ambiente che ci circonda. Attualmente in Italia le produzioni di additivi hanno un impatto ambientale contenuto e strettamente monitorato. Le imprese del comparto sono rappresentate dal Gruppo Chimica degli Intermedi e delle Specialità di AISPEC.

La chimica per cuoio e pellame

I pellami possono avere i più svariati impieghi: possono essere utilizzati per la produzione di calzature, capi di abbigliamento e pelletteria, per l’arredamento e per l’auto. Pertanto devono rispondere ad una serie di prestazioni che garantiscano qualità e sicurezza. Nel trattamento della pelle, in assenza di specifici ausiliari chimici oppure di dubbia qualità, il pellame stesso risulterebbe scadente e poco si presterebbe al normale utilizzo quotidiano.
La concia delle pelli risale alla preistoria, quando l’uomo lavorava le pelli degli animali che cacciava con sostanze provenienti dal mondo vegetale (la corteccia e le bacche delle piante) ed animale (il grasso e l’olio). Negli anni la chimica è entrata con un ruolo sempre maggiore nei processi di concia e il grande balzo in avanti risale agli inizi del secolo scorso, quando le più importanti aziende chimiche europee, stimolate dalla scarsità di materie prime di origine vegetale/animale, hanno dovuto cercare soluzioni alternative a partire dalla sintesi di derivati del petrolio.
Nel ciclo di lavorazione dalla pelle grezza a quella finita vengono impiegate diverse famiglie di ausiliari chimici, caratterizzati da diversa natura chimica, mirati all’ottenimento di determinate proprietà del prodotto pelle. Alcuni di essi servono all’eliminazione  di sostanze indesiderate dalla pelle grezza, altri ancora al conferimento di specifiche proprietà di resistenza al calore, di durabilità nell’uso, di morbidezza, di idrorepellenza, di brillantezza tintoriale, pienezza e compatezza della struttura del pellame.
Gli ausiliari chimici di ultima generazione hanno un limitato impatto ambientale in accordo con le normative internazionali. Nella maggior parte dei casi oggi si impiegano molecole a buona biodegradabilità e in totale sicurezza.
Il Gruppo Chimica degli Intermedi e delle Specialità di AISPEC è l’organo confindustriale di rappresentanza delle imprese del settore.

Riviste illustrate e cibi sempre freschi

Oggi chiediamo alla carta molto di più delle prestazioni e delle caratteristiche offerte da un semplice foglio di quaderno. In particolare ci riferiamo agli utilizzi per uso alimentare (imballi e confezioni) e alle carte patinate con le quali vengono stampate riviste e libri illustrati. La carta delle riviste patinate e dei libri fotografici o illustrati è frutto di un sofisticato trattamento che le conferisce lucentezza e dona nitidezza alle immagini.
Le sostanze chimiche utilizzate nel trattamento della carta sono principalmente lattici, pigmenti inorganici e sbiancanti ottici. Più le pubblicazioni sono prestigiose più i trattamenti della carta sono sofisticati conferendole, oltre che bellezza e piacevolezza al tatto, anche resistenza nel tempo. I risultati che si possono ottenere sotto l’aspetto estetico sono sorprendenti persino sulle carte riciclate.
Soprattutto la carta per uso alimentare deve avere alcune imprescindibili caratteristiche: proteggere il cibo, creare una barriera verso i grassi, l’acqua, il vapore acqueo, isolare dall’umidità, deve poi avere una notevole resistenza meccanica e, non meno importante, offrire una valida base per la stampa e la comunicazione del prodotto.
Tutti gli imballaggi oggi vengono progettati per non cedere nessuna sostanza agli alimenti contenuti. Gli additivi per il trattamento della carta in commercio in Italia sono testati e certificati per uso alimentare. La produzione degli additivi destinati a questi scopi, rappresentata in Italia dalle aziende associate ad AISPEC, deve rientrare nella generalità delle severe norme sulla sicurezza chimica di materiali a contatto con alimenti. Rispetto al passato si sono fatti grandi passi avanti per l'igiene dei cibi, per il trasporto in sicurezza e per lo stoccaggio. Si pensi ad esempio che un tempo si avvolgeva la carne in carta paglia in condizioni igieniche molto scadenti. La carta ha inoltre la proprietà di essere riciclata. In Italia si ricicla oltre il 50% della carta, compresa la carta da packaging poiché gli additivi chimici usati sono tali da permetterne il riciclo.  

Come bere un bicchiere d’acqua

Il trattamento delle acque per la loro potabilizzazione ha un’importanza fondamentale per la nostra vita quotidiana. L’acqua è infatti presente in ogni ciclo produttivo sia biologico che industriale e deve essere salvaguardata per mantenere le sue essenziali caratteristiche.
In passato l’acqua utilizzata nei cicli industriali veniva rilasciata senza essere minimamente depurata, e dando spesso luogo a contaminazioni ambientali. Solo dagli anni '60 si è diffusa nel nostro Paese la cultura a favore del trattamento delle acque.
Oggi, attraverso il trattamento delle acque, ottenuto per mezzo di particolari additivi e ausiliari chimici, l’acqua può essere utilizzata per le produzioni e poi essere immessa nell’ambiente in modo da risultare incomparabilmente più sicura e pulita rispetto al passato. Il processo di depurazione delle acque è estremamente articolato e vede l’intervento di numerose sostanze chimiche dai nomi complessi (cloruro ferrico o policloruro di alluminio, piuttosto che polielettroliti e copolimeri a base di acrilammide).
Dopo un primo trattamento di depurazione grazie a queste sostanze, le acque possono essere riutilizzate in maniera del tutto sicura, magari non ancora bevute, ma sicuramente potranno irrigare colture e campi. Per poter bere l’acqua dopo tale ciclo è necessario disinfettarla profondamente: qui interviene nuovamente la chimica con l’ipoclorito di sodio o con il biossido di cloro. Produrre polimeri di tali potenzialità ed efficacia non può che essere complicato, i processi produttivi sono complessi ed è necessaria la migliore tecnologia.
Le aziende attive in questo settore sono rappresentate in Italia da AISPEC.

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