Self Care Forum, automedicazione responsabile per la salute del sistema

05 dicembre 2017

Educazione all'automedicazione, stili di vita sani e uso responsabile dei farmaci quali strumenti fondamentali per il benessere e la salute dei cittadini, oltre che importanti elementi per supportare una diversa e più appropriata allocazione della spesa sanitaria pubblica.

Questi i temi al centro dell’incontro che si è tenuto oggi in Regione Puglia, organizzato da Assosalute, (Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che fa parte di Federchimica) con il patrocinio di AReSS – Agenzia Regionale per la Salute e il Sociale, e la partecipazione di stakeholder e Istituzioni rappresentative della sanità pugliese, di Cittadinanzattiva e dei presidenti regionali e provinciali di Federfarma, FIMMG, FOFI, OMCEO e SIMG.

L’incontro è il primo di un ciclo di eventi che nei prossimi mesi saranno organizzati in diverse regioni italiane, come seconda fase di un percorso intrapreso agli inizi del 2017 con il lancio del ‘Self Care Forum’ a livello nazionale. Con questa iniziativa, Assosalute ha chiamato tutti gli attori della filiera del farmaco, le Istituzioni e i rappresentanti dei cittadini  per un confronto sul ruolo dell’automedicazione come risposta alla crescente autonomia di cura e come supporto alla gestione di una domanda di salute complessa da parte di una popolazione sempre più istruita e matura, ma anche più anziana.
Questa prima fase dei lavori ha evidenziato come l’uso responsabile e appropriato dei farmaci senza obbligo di prescrizione, di automedicazione sia un’opportunità di risparmio e di razionalizzazione della spesa pubblica e ha riconosciuto in questi  medicinali – quando correttamente gestiti grazie all’informazione e all’educazione sin dalla scuola e al ruolo di indirizzo e consiglio dei professionisti sanitari – una leva di crescita per la società e di sostenibilità per il sistema salute.

In questa prospettiva, il progetto prosegue ora a livello regionale, avviando con gli attori locali un percorso di confronto e collaborazione sul valore dell’automedicazione responsabile.
Particolare attenzione è rivolta alle specificità di ogni regione, individuando, per ogni singolo caso, possibili progettualità e ambiti di implementazione in risposta alle esigenze territoriali, al fine di trovare una convergenza positiva sul valore del settore e sul contributo pratico che esso può fornire nell'ambito della politica farmaceutica anche regionale.

“Il Forum intende stimolare un confronto continuo fra gli stakeholder sul ruolo economico e sociale dei farmaci OTC e promuovere la condivisione di una strategia condivisa a più livelli del sistema in grado di mettere al centro le esigenze di cura e di salute dei cittadini. La nostra Associazione ha promosso negli anni numerose iniziative rivolte alla formazione del cittadino e alla sua capacità di operare scelte consapevoli: con il Self Care Forum intendiamo estendere il dialogo alle Istituzioni con l’auspicio di elaborare una visione del settore condivisa e in grado di concretizzarsi in attività che facciano da leva per lo sviluppo di questo comparto – ha affermato Maurizio Chirieleison, Presidente Assosalute – I farmaci di automedicazione contribuiscono efficacemente al sostegno del SSN e, di conseguenza, possono giocare un ruolo importante nelle politiche farmaceutiche volte a migliorare la governance del sistema.”

Come evidenziato dallo studio condotto da Cergas Bocconi nel 2016 e presentato nel corso del Self Care Forum, uno sviluppo responsabile e appropriato dell’automedicazione può avere vantaggi anche per la sostenibilità economica: un ampliamento dell’offerta terapeutica disponibile in automedicazione, maggiormente allineata a quanto avviene in Europa, porterebbe a un potenziale alleggerimento dei conti del SSN di circa 844 milioni di euro all'anno a livello nazionale. Se a questo si aggiunge il valore risparmiato in termini di tempo da parte del medico e del paziente per visite dovute a patologie minori, il beneficio economico netto sociale potrebbe essere pari a 2 miliardi di euro.

E il contributo della Puglia a questa voce è di assoluto rilievo.
In Regione la spesa per i farmaci senza obbligo di prescrizione rappresenta il 10,6% della spesa farmaceutica complessiva contro una media nazionale del 13,9%.

Le proiezioni dello studio Cergas Bocconi – effettuate considerando gli stessi farmaci presi a riferimento nello schema nazionale – mostrano un possibile risparmio per il sistema sanitario pubblico pugliese pari a 64 mln di euro all’anno. Se a questo si aggiunge il risparmio potenziale  per numero di visite evitate e il valore del tempo dei medici che potrebbe essere allocato su  patologie più importanti, il guadagno globale per il SSR si attesterebbe intorno ai 107 milioni di euro all’anno.

Considerando, infine, anche il tempo dei cittadini che verrebbe risparmiato evitando visite per patologie minori e aggiungendo quindi a queste cifre il valore della produttività guadagnata grazie a permessi evitati per visite mediche non necessarie, in Puglia il guadagno per la società nel suo complesso si aggirerebbe sui 112 milioni di euro ogni anno.

Un sistema virtuoso, quindi, che libererebbe risorse a vantaggio di terapie destinate ad altre patologie, razionalizzando e contenendo la spesa farmaceutica rimborsata dal SSR.

“In un quadro sempre più complesso e impegnativo di gestione delle risorse a disposizione servono nuovi approcci e modelli organizzativi per garantire la tenuta del sistema sanitario – ha commentato Giovanni Gorgoni, Commissario Straordinario A.Re.S.S. L’AReSS per vocazione promuove processi di innovazione assistenziale e ha dimostrato con le politiche messe in atto negli ultimi anni di riuscire a intercettare i bisogni del territorio e contribuire con le soluzioni proposte al raggiungimento di quegli obiettivi che hanno riportato la Puglia a regione di riferimento nel panorama sanitario. Con questo spirito abbiamo accolto l’invito a promuovere il dibattito sul ruolo dell’automedicazione in Puglia, riconoscendo nell'uso appropriato dei farmaci un elemento determinante per la sostenibilità del sistema. Un obiettivo che non può prescindere dalla partecipazione virtuosa dei cittadini che devono essere accompagnati a compiere scelte consapevoli e razionali attraverso un’informazione diffusa operata da tutti gli attori del sistema.”

Informazione, comunicazione, responsabilità, collaborazione: queste, quindi, le chiavi per raggiungere - grazie all'insostituibile ruolo di indirizzo di medici e farmacisti - l’empowerment dei cittadini rendendoli capaci di affrontare in autonomia e sicurezza la cura dei piccoli disturbi. E partecipi del cambiamento, nella consapevolezza che l’automedicazione è un fattore di salute per l’individuo e di risparmio per la collettività.

“La formazione di cittadini consapevoli, soggetti forti, attivi nelle scelte per la propria salute è uno dei nostri obiettivi principali. E la centralità del paziente nei percorsi di cura inizia con la formazione nel campo dell’automedicazione, che è utile perché ci fa stare meglio e contribuisce alla sostenibilità del sistema a cui ognuno si rivolge per ottenere risposte adeguate alle sue diverse necessità di cura – ha affermato Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva –. Abbiamo apprezzato questo progetto, partecipando sin dalla sua nascita a livello nazionale, perché rappresenta un tentativo serio di trovare un punto di incontro tra i vari attori, per condividere analisi e linee di azione. Il sistema sanitario è in continua evoluzione e impone nuovi equilibri: contribuire alla ricerca di possibili soluzioni e rendere il cittadino partecipe, non solo portando la sua voce in tavoli come questi ma anche costruendo percorsi informativi ed educativi che gli consentano  di contribuire responsabilmente al sistema’.

Per maggiori informazioni sui farmaci di automedicazione e i piccoli disturbi vai su www.semplicementesalute.it il portale dell’automedicazione responsabile.

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