La chimica, in tutte le sue numerosissime applicazioni, con il suo impatto decisivo in termini di innovazione tecnologica è un fattore chiave per affrontare la transizione ecologica ed energetica. In sostanza, è il legame che unisce innovazione e sostenibilità.
Federchimica parteciperà a Ecomondo 2024. Ci troverete al Padiglione D3, stand 512.
Agrofarmaci
In Italia, i residui di agrofarmaci negli alimenti sono tra i più bassi di tutta Europa.
Lo sostengono i dati dell’EFSA (l'Autorità europea per la sicurezza alimentare) e dal Ministero della Salute: secondo il report più recente sui residui negli alimenti in Italia (2022) elaborato su un numero estremamente alto di campioni analizzati, il 99,5% dei casi è risultato regolare o con residui non rilevabili. La media europea si assesta invece su un 98,4%, sempre secondo i dati EFSA.
L'attività di ricerca e sviluppo (R&D) delle imprese del settore ha l’obiettivo, tra l’altro, di creare prodotti sempre meno impattanti e più efficaci a dosaggi ridotti. La continua ricerca di soluzioni avanzate e sostenibili posiziona l'Italia come un esempio virtuoso nel panorama europeo, garantendo ai consumatori prodotti agricoli sicuri e di qualità.
Bombolette spray
La credenza che ritiene le bombolette spray responsabili del buco dell’ozono è ormai vecchia e superata, per fortuna. Da oltre trent’anni, infatti, le bombolette non contengono più i clorofluorocarburi (CFC). Oggi, la parte gassosa, o propellente, è composta da gas liquefatti o gas compressi, tutti scelti per garantire la sicurezza del prodotto e dell'ambiente. Il corretto smaltimento delle bombolette spray è fondamentale per la tutela dell’ambiente: un ciclo virtuoso, che si realizza in alcuni passaggi. L’acciaio e l’alluminio delle bombolette sono riciclabili al 100% e infinite volte, mantenendo inalterata la qualità del materiale. Quando la bomboletta è vuota, possono essere separati manualmente alcune sue componenti: il tappo e l’erogatore, solitamente di plastica, devono essere smaltiti negli appositi contenitori e anche le parti in acciaio e alluminio sono completamente riciclabili.
One Health
Il termine One Health indica l'interconnessione tra uomo, animali e ambiente, in una visione circolare. La parola chiave è "salute": per poterla garantire è necessario un lavoro di squadra, in un'ottica di sostenibilità. In questa visione, i farmaci veterinari hanno un ruolo essenziale. In un mondo dove persone e animali vivono sempre più a stretto contatto l'approccio integrato tra i settori della salute umana e animale è fondamentale per garantire la salute collettiva.
Biomasse
Le biomasse sono materie prime rinnovabili di origine organica con cui l'industria chimica produce sostanze e beni di consumo in modo sostenibile .
Biocarburanti, bio-polimeri, prodotti oleochimici, amidi e derivati, bio-sostanze e bio-intermedi chimici sono tutti ottenuti dalle biomasse, risultato di innovazioni tecnologiche dell'Industria chimica, che contribuiscono a ridurre gli impatti ambientali e le emissioni di gas serra.
A.P.I.
I produttori di A.P.I. (Active Pharmaceutical Ingredients) e intermedi utilizzano processi di produzione industriale che vengono costantemente aggiornati nella direzione di una maggiore sostenibilità sia dal punto di vista ambientale che energetico.
In un’ottica di circolarità, negli ultimi anni sta crescendo l’applicazione di innovazioni basate sulla flow chemistry, la biocatalisi e nel prossimo futuro anche sulla meccanochimica, per un ulteriore efficientamento dei consumi di acqua e di materie prime ed una drastica diminuzione delle emissioni.
Clorazione
L’80% dell’acqua potabile in Europa si ottiene grazie alla clorazione (la disinfezione tramite il cloro).
Si tratta del metodo più diffuso al mondo: è in grado di distruggere quasi del tutto i microrganismi pericolosi, prevenendo malattie come il tifo, il colera, e l’epatite A, rendendo così disponibile una risorsa preziosissima per tutti noi.
Biotecnologie
Le biotecnologie sono una risorsa straordinaria di innovazione ed evoluzione, una delle principali leve della bioeconomia circolare. Sono un efficace acceleratore per la rigenerazione delle materie prime, per il riutilizzo delle materie prime seconde e per la produzione di bioprodotti, contribuendo alla sostenibilità ambientale ed economica delle imprese.
L’applicazione delle biotecnologie all’industria (in breve biosoluzioni) offre l’opportunità di rispondere appieno alle richieste di “ridurre, riusare, riciclare”: sfruttando il potenziale di enzimi, microrganismi, colture batteriche e altri strumenti biologici, le biosoluzioni possono contribuire a ridurre l'impatto ambientale e climatico. Le biosoluzioni sono anche uno strumento chiave per promuovere una bioeconomia sostenibile e circolare, in cui le coltivazioni in terraferma e gli scarti delle catene di valore agroindustriali possono essere utilizzati come input per produrre prodotti bio-based, in grado di fornire un utile supporto nella risoluzione delle problematiche ambientali legate alla tutela delle risorse naturali e al riutilizzo del carbonio.
Detergenti
Il Charter è il programma volontario europeo per la Pulizia Sostenibile che, dal 2006, le imprese della detergenza adottano per migliorare continuamente le proprie performance in ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Le imprese aderenti a Charter dal 2006 hanno già ridotto le emissioni di CO2 del 42% per tonnellata di prodotto, in largo anticipo rispetto al 2030, termine previsto dagli accordi di Parigi 2015, così come il consumo di energia è stato ridotto del 42% per tonnellata di prodotto.
Fertilizzanti
Le aziende italiane produttrici di fertilizzanti sono fortemente impegnate nell’attività di ricerca e sviluppo di nuove materie prime e altri prodotti provenienti dalle attività di recupero, ad esempio i prodotti contenenti elementi nutritivi che provengono da scarti di allevamenti, di industrie conciarie e alimentari. Le aziende identificano, infatti, specifici processi e tecnologie che permettono di recuperare da questi scarti le materie prime per i propri fertilizzanti, garantendo al contempo elevati standard di sicurezza per l'uomo e per l'ambiente.
Tali prodotti, tra l’altro, si inseriscono nell’ambito delle strategie di circular economy, promosse e pienamente sostenute da tutto il comparto dei fertilizzanti, che contribuisce così a una sempre maggiore sostenibilità ambientale. Si stima che, ad oggi, circa il 20% dei concimi immessi sul mercato derivi da materie prime "di recupero".
Fibre man made
Le fibre sintetiche e artificiali (anche dette man made) sono fondamentali per far fronte al fabbisogno della crescente popolazione mondiale. La produzione di queste fibre consente un notevole risparmio in termini di consumo del suolo e dell’acqua rispetto alla produzione di fibre naturali.
Offrono inoltre esempi virtuosi di economia circolare, come la produzione a partire da bottiglie e reti da pesca divenuti rifiuti.
GNL e GPL
I gas liquefatti (GPL e GNL), nel loro utilizzo come carburanti e combustibili, concorrono alla riduzione della produzione di climalteranti e al miglioramento della qualità dell’aria, con emissioni di polveri praticamente nulle e fattori emissivi di sostanze inquinanti estremamente ridotti.
Inoltre, lo sviluppo delle relative filiere bio e rinnovabili è in grado di attivare importanti processi di economia circolare e sinergia industriale, sviluppando prodotti caratterizzati da riduzioni di CO2 fino al 100% e pronti per essere utilizzati nella logistica esistente.
Idrogeno
L’idrogeno è uno degli elementi chiave per la transizione energetica. Non è un combustibile ma un vettore energetico, cioè un mezzo per trasportare e immagazzinare energia, e può giocare un ruolo decisivo nella decarbonizzazione dell'industria e del trasporto: uno strumento strategico per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica fissati al 2050. A seconda della fonte di energia, può essere prodotto con basse o zero emissioni di anidride carbonica.
Farmaci da banco
“Non mi scadere sui farmaci” è una campagna di sensibilizzazione volta a informare e sensibilizzare i cittadini su come smaltire correttamente i farmaci: differenziare gli imballaggi vuoti è infatti una buona pratica in ottica di circolarità, e gettare i farmaci scaduti negli appositi contenitori in farmacia e nelle isole ecologiche ne evita la dispersione nell’ambiente.
COACH
COACH (Circularity-Oriented Assistance for CHemical companies) è uno strumento sviluppato per supportare le imprese chimiche del settore adesivi e sigillanti, inchiostri da stampa, pitture e vernici, nella misurazione e nel perseguimento dell’economia circolare, in un’ottica di sostenibilità.
Una corretta misurazione della circolarità di organizzazioni, prodotti e servizi è fondamentale per generare dati significativi, omogenei e attendibili, utili per ottenere un effettivo miglioramento delle prestazioni, così da individuare buone pratiche e opportunità di miglioramento.
Inchiostri digitali
La tecnologia digitale nella decorazione delle piastrelle ha modificato la composizione delle serigrafie, apportando netti vantaggi in termini di sostenibilità.
Queste serigrafie, infatti, necessitano infatti di un minore uso delle fonti energetiche e permettono un attento controllo delle emissioni in atmosfera. Grazie agli inchiostri digitali, inoltre, viene utilizzata una minore quantità di prodotti con un conseguente risparmio di materie prime.
Packaging dei cosmetici
La sostenibilità è un tema prioritario per l’industria cosmetica e molto è il lavoro orientato a ricerca e sviluppo per rendere i packaging più facilmente riciclabili. Un esempio virtuoso è un prototipo di contenitore progettato secondo le indicazioni del white paper “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico: guida per una produzione più circolare”. Il flacone, realizzato in monomateriale PET, riciclato al 100%, possiede una serie di caratteristiche che ne favoriscono il riciclo. Oltre al corpo principale (il flacone), possiede tonalità cromatiche trasparenti che permettono un riciclo di migliore qualità e sono anche più facilmente intercettabili dai lettori di selezione della plastica. I polimeri prescelti facilitano la separazione tra flacone PET e tappo in PE/PP. Anche l’etichetta, removibile in fase di riciclaggio, elimina la necessità di serigrafie che peggiorerebbero la qualità del materiale. Il risultato è un contenitore circolare che facilita la vita anche al consumatore perché, una volta terminato il contenuto e svuotato, è sufficiente conferirlo nella raccolta differenziata della plastica senza separare tappo o etichetta. Secondo il primo Osservatorio sulla sostenibilità del settore cosmetico in Italia, il 93% delle aziende adotta soluzioni per imballaggi sostenibili (es. materiale riciclato e riciclabile, riduzione plastica, refillable).
Riciclo delle materie plastiche
L’utilizzo di plastiche riciclate a livello europeo è cresciuto di quasi il 70% rispetto al 2018.
Per quanto riguarda i rifiuti di imballaggio in plastica, il tasso di riciclo a livello europeo ha raggiunto il 38% nel 2022.
Responsible Care
“Responsible Care” è il Programma volontario di promozione dello sviluppo sostenibile dell’industria chimica mondiale, secondo valori e comportamenti orientati alla sicurezza, alla salute e all’ambiente, in ambito della responsabilità sociale delle Imprese.
Nato in Canada nel 1984, l’anno successivo è stato avviato in Europa dal CEFIC (European Chemical Industry Council), e avviato e gestito nel 1992 da Federchimica. Oggi Responsible Care è adottato da oltre 10.000 imprese chimiche, in più di 70 Paesi nel mondo.