Corriere della sera
6 maggio 2020
di Angelo Panebianco - A digiuno di scienzaChe succede nel rapporto fra gli italiani e la scienza? Davvero, come qualcuno ha sostenuto, la pandemia ha reso gli italiani, in maggioranza, consapevoli della sua importanza, finalmente capaci di apprezzare le virtù della buona scienza? La storia non fa salti e quindi è sempre meglio essere prudenti, non lanciarsi in affermazioni avventate.
Ci sono pregiudizi sedimentati, radicati, che molto difficilmente possono scomparire, anche in presenza di una emergenza grave come l’attuale.
Cito due episodi (dal significato opposto) tratti dalle cronache di qualche anno fa. Il primo si riferisce alla condanna (in primo grado, venne poi assolto in secondo grado) di uno dei migliori sismologi italiani perché, insieme agli altri membri della commissione grande rischi della Protezione civile, non aveva previsto un terremoto e non aveva quindi fatto sgombrare una città prima di quell’evento ...
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