Bando Fondo Transizione Industriale

18 settembre 2023

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato il Decreto direttoriale del 30 agosto 2023 che definisce modalità e termini di apertura e chiusura dello sportello agevolativo disciplinato dal decreto interministeriale 21 ottobre 2022, recante criteri, modalità e condizioni per l’accesso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.

Lo sportello ha una dotazione di € 300 milioni, di cui la metà è riservata alle imprese energivore. Al bando potranno partecipare le imprese di tutte le dimensioni, operanti sul il territorio nazionale.

Programmi di investimento

I programmi di investimento ammissibili dovranno comprendere interventi sul processo produttivo esistente, finalizzati a:

  • una maggiore efficienza energetica - attraverso l’introduzione di misure tese al miglioramento dell’efficienza che comportino un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa, o un cambiamento fondamentale del processo di produzione attivo nell’unità produttiva, volto a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa;

e/o

  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

Nel programma sarà possibile includere progetti di formazione del personale, con spese non superiori al 10% dell’investimento complessivo.

I progetti dovranno avere una durata di massimo 36 mesi. Le spese ammissibili dovranno essere comprese tra € 3 e 20 milioni.

Modalità di presentazione e concessione delle agevolazioni

I progetti potranno essere presentati in via telematica sul sito di Invitalia, a partire dalle ore 12:00 del 10 ottobre 2023, fino alle ore 12:00 del 12 dicembre 2023.

Le imprese potranno presentare una singola domanda per unità produttiva.

La domanda di partecipazione dovrà essere accompagnata anche da una relazione tecnica economica, che dovrà attestare la riconducibilità delle misure di efficienza energetica e di uso sostenibile delle risorse a quanto stabilito nel decreto. Nella relazione dovranno essere indicati, ad esempio:

  • la descrizione dell’unità produttiva;
  • le caratteristiche del progetto con l’indicazione degli aspetti che lo rendono idoneo, sotto il profilo tecnologico, gestionale e finanziario, a conseguire gli obiettivi di efficienza energetica o di uso efficiente delle risorse;
  • le tempistiche e i costi da sostenere;
  • la quantificazione degli obiettivi ambientali conseguibili a seguito della realizzazione del programma di investimento.

La relazione tecnica dovrà essere redatta nella forma di perizia asseverata.

I progetti presentati verranno valutati in base a una graduatoria determinata da una serie di punteggi, definiti dal MIMIT, parametrati alla variazione percentuale del risparmio di energia e risorse.

Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo a fondo perduto, con percentuali variabili a seconda della tipologia del progetto e della dimensione aziendale.

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