In Italia la chimica impiega circa 112 mila addetti, pari al 10% dell’occupazione settoriale europea; includendo la farmaceutica, gli addetti sono oltre 185 mila. Attraverso i propri acquisti (diretti e indiretti) e investimenti, l’industria chimica genera un indotto significativo in termini di occupazione attivata in altri settori: ogni posto di lavoro nella chimica “attiva” circa 1,5 posti di lavoro in altri settori, per un totale di circa 277 mila occupati.
Negli ultimi quattro anni l’occupazione settoriale in Italia è risultata in espansione. Allargando l’orizzonte agli ultimi 15 anni, invece, l’occupazione è diminuita dell’11% con un andamento comunque migliore della media europea (-12%). Una parte rilevante di tale calo riflette l’esternalizzazione di alcune attività presso società di servizi specializzate.

La chimica punta su Risorse Umane altamente qualificate: la presenza di laureati – pari al 23% degli addetti – è doppia rispetto alla media industriale (11%). Oltre la metà dei laureati occupati nella chimica possiede una laurea in materie scientifiche.
L’industria chimica, insieme alla farmaceutica, è il settore che investe di più nella formazione dei suoi lavoratori: ogni anno il 42% dei dipendenti partecipa ad almeno un corso di formazione, a fronte di una media industriale pari al 26%.
