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L'INDUSTRIA CHIMICA IN CIFRE

Dati e analisi per conoscere meglio l'industria chimica

L'obiettivo è rendere disponibili, in modo semplice, le informazioni necessarie per la comprensione delle problematiche dell'industria chimica, del suo ruolo e dei suoi trend evolutivi nel mondo e in Italia. Ogni sezione tratta un argomento specifico accompagnando al testo alcune tavole.

Posti di lavoro di elevata qualità, anche per i giovani

In Italia l’industria chimica impiega quasi 113 mila addetti altamente qualificati (oltre 180 mila inclusa la farmaceutica), con una quota pari al 10% dell’occupazione settoriale europea.

Attraverso i suoi acquisti e investimenti, la chimica genera un indotto significativo: si stima che, per ogni addetto diretto, risultino attivati quasi due ulteriori posti di lavoro nel sistema economico per un totale di oltre 324 mila occupati. Anche l’occupazione generata attraverso l’indotto è di qualità; basti pensare, ad esempio, ai servizi specializzati in ambito ambientale.

Tra il 2015 e il 2023 l’industria chimica ha generato oltre 8.000 nuovi posti di lavoro, contribuendo a creare occupazione nel Pese in misura maggiore rispetto alla media dell’industria manifatturiera.

La chimica, oltre che per la sua rilevanza sociale, si contraddistingue anche per la qualità delle risorse umane che occupa: la presenza di laureati – pari al 27% degli addetti – è quasi doppia rispetto alla media industriale (15%). Oltre la metà dei laureati possiede una laurea in materie scientifiche.


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Le imprese chimiche in Italia investono in maniera significativa nella formazione del proprio personale: infatti, l’industria chimica, insieme alla farmaceutica, è il settore che investe di più nella formazione dei suoi lavoratori: ogni anno il 31% dei dipendenti partecipa ad almeno un corso di formazione, oltre a quella obbligatoria, a fronte di una media industriale pari al 23%.

La formazione è rivolta prevalentemente all’aggiorna-mento delle competenze nell’ambito delle mansioni già svolte e ai neo-assunti, ma nell’11% delle imprese è finalizzata a formare il personale a svolgere nuove mansioni.

La chimica, insieme alla farmaceutica, è il primo settore per quota di imprese che realizzano formazione sui temi di sostenibilità ambientale (raggiungendo il 46% delle imprese del settore che hanno effettuato attività di formazione nel 2022) per promuovere una gestione sempre più sicura, efficiente e circolare delle risorse.

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La struttura occupazionale del settore chimico e farmaceutico vede i profili professionali più elevati rivestire una quota significativa e in aumento: l’incidenza di dirigenti, quadri e impiegati con funzioni direttive è cresciuta di oltre 7 punti percentuali tra il 2000 e il 2024, arrivando a toccare il 34% dell’occupazione settoriale. Inoltre, l’impiego di operai specializzati è aumentato di circa 4 punti percentuali, a fronte del calo di 7 punti percentuali degli operai non specializzati.

Ad un’elevata qualificazione e produttività delle risorse umane di settore, si affiancano retribuzioni che, nell’industria chimica, risultano del 38% superiori alla media nazionale.

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