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L'INDUSTRIA CHIMICA IN CIFRE

Dati e analisi per conoscere meglio l'industria chimica

L'obiettivo è rendere disponibili, in modo semplice, le informazioni necessarie per la comprensione delle problematiche dell'industria chimica, del suo ruolo e dei suoi trend evolutivi nel mondo e in Italia. Ogni sezione tratta un argomento specifico accompagnando al testo alcune tavole.

Numerose opportunità occupazionali per i laureati chimici


Dopo il calo degli anni Duemila, dal 2007 l’offerta di laureati in discipline chimiche mostra un sostanziale recupero, anche grazie al contributo delle lauree triennali. Tali percorsi di istruzione offrono solide opportunità di lavoro, anche se talvolta non sono adeguatamente valutate in alternativa alle altre opzioni (anche nello stesso ambito scientifico). 

Il tasso di occupazione a tre anni dalla laurea in chimica ed ingegneria chimica e dei materiali supera il 96%, una quota elevata e maggiore rispetto alla generalità dei corsi di laurea.

Anche gli ITS – corsi di formazione post-diploma di due anni altamente professionalizzanti e ad elevato contenuto tecnologico e innovativo – rappresentano un’interessante opportunità che andrebbe adeguatamente conosciuta e considerata dagli studenti. Grazie alla stretta collaborazione con il mondo delle imprese, cui è affidata circa la metà delle ore di docenza, l’83% dei diplomati ITS trova un impiego qualificato non appena terminato il percorso di studi.


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Il settore chimico e farmaceutico rappresenta il principale sbocco professionale per i laureati in discipline chimiche (41% del totale), testimoniando così il rapporto per certi versi unico e privilegiato tra questa industria e la sua scienza.

Esistono, però, svariate possibilità di impiego anche negli altri settori industriali (24%), che utilizzano prodotti e tecnologie chimiche, così come nei servizi privati (17%), che spesso fungono da fornitori specializzati della stessa industria chimica. Anche il settore pubblico (18%) offre diversi sbocchi lavorativi, tanto nella ricerca e nell’insegnamento quanto negli enti volti alla tutela della sicurezza e dell’ambiente (quali ASL, ARPA, etc).

Per facilitare le opportunità di ingresso nel mondo del lavoro, è importante la rispondenza della formazione alle esigenze delle imprese. In Italia esiste una rilevante presenza di imprese attive nella formulazione chimica, pari al 52% del valore della produzione. Alla luce delle significative possibilità di impiego, è importante che gli insegnamenti universitari valorizzino non solo la chimica di sintesi, ma anche quella delle formulazioni.

Nei percorsi educativi, in particolare in ambito universitario, andrebbero approfonditi maggiormente gli aspetti normativi e industriali oltre che tecnologici.

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