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L'INDUSTRIA CHIMICA IN CIFRE

Dati e analisi per conoscere meglio l'industria chimica

L'obiettivo è rendere disponibili, in modo semplice, le informazioni necessarie per la comprensione delle problematiche dell'industria chimica, del suo ruolo e dei suoi trend evolutivi nel mondo e in Italia. Ogni sezione tratta un argomento specifico accompagnando al testo alcune tavole.

Contributo decisivo alla tutela dell'ambiente

 

La riduzione degli impatti ambientali è un obiettivo prioritario dell’industria chimica.

Il miglioramento dei processi industriali e la crescente efficienza degli impianti di trattamento degli scarichi idrici hanno permesso una forte riduzione di tutte le emissioni inquinanti in acqua.

Ancora più evidenti sono i risultati conseguiti nell’abbattimento delle emissioni atmosferiche.

Nel perseguire sempre più i modelli di economia circolare, l’industria chimica vede nei rifiuti una risorsa importante per recuperare materiali o energia, riducendo così l’utilizzo di materie prime primarie e preservando le risorse.

Nell’industria chimica viene riciclato più del 45% dei rifiuti prodotti e il 19% è destinato ad un trattamento chimico-fisico-biologico.

Negli ultimi otto anni la quota di rifiuti prodotti avviata a riciclo è aumentata di oltre 22 punti percentuali e il riciclo rappresenta oggi la prima modalità di trattamento dei rifiuti.



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Contestualmente ai miglioramenti attuati nell’utilizzo delle materie prime, l’industria chimica in Italia ha notevolmente ridotto anche i propri consumi finali di energia. Nonostante, infatti, sia un settore ad elevata intensità energetica, l’industria chimica è stata in grado di ridurre il proprio fabbisogno energetico del 50% tra il 1990 e il 2022.

L’efficienza energetica – misurata in rapporto alla produzione – è migliorata del 33% rispetto al 2000 con un risultato migliore della media manifatturiera e già in linea con l’obbiettivo fissato dall’UE al 2030 (+32,5%).

Data la rilevanza economica e sociale dell’industria chimica, è importante che – anche in futuro – la riduzione dei consumi energetici non avvenga a discapito dei livelli di produzione.

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Nel 2022, le emissioni dirette (scope 1) dell’industria chimica sono state 11,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, con una diminuzione percentuale rispetto al 1990 del 64%. Questo importante risultato ha permesso alla chimica di superare il nuovo e ambizioso obiettivo previsto dal Green New Deal per il 2030 (-55% di emissioni di gas serra). L’incidenza della chimica sul totale delle emissioni italiane si è più che dimezzata.

Anche le emissioni indirette scope 2 – associate all’utilizzo di elettricità, calore o vapore acquistati per alimentare processi produttivi e utenze – sono state ridotte del 73% rispetto al 1990. Considerando la totalità delle emissioni (scope 1 e scope 2), l’industria chimica ha ridotto il proprio impatto sui cambiamenti climatici del 67% rispetto al 1990.

Oltre ad abbattere le proprie emissioni, la chimica consente di ridurre i gas serra da parte di tutti i settori utilizzatori: uno studio di McKinsey ha stimato che ogni tonnellata equivalente di CO2 emessa per la produzione chimica evita l’emissione di 2,6 tonnellate di gas serra da parte delle altre industrie o degli utilizzatori finali.

L’industria chimica ha, infatti, già sviluppato numerose tecnologie volte, ad esempio, ad abbattere il consumo energetico delle abitazioni e a promuovere una mobilità più sostenibile.

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