Nel 2022, le emissioni dirette (scope 1) dell’industria chimica sono state 11,6 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, con una diminuzione percentuale rispetto al 1990 del 64%. Questo importante risultato ha permesso alla chimica di superare il nuovo e ambizioso obiettivo previsto dal Green New Deal per il 2030 (-55% di emissioni di gas serra). L’incidenza della chimica sul totale delle emissioni italiane si è più che dimezzata.
Anche le emissioni indirette scope 2 – associate all’utilizzo di elettricità, calore o vapore acquistati per alimentare processi produttivi e utenze – sono state ridotte del 73% rispetto al 1990. Considerando la totalità delle emissioni (scope 1 e scope 2), l’industria chimica ha ridotto il proprio impatto sui cambiamenti climatici del 67% rispetto al 1990.
Oltre ad abbattere le proprie emissioni, la chimica consente di ridurre i gas serra da parte di tutti i settori utilizzatori: uno studio di McKinsey ha stimato che ogni tonnellata equivalente di CO2 emessa per la produzione chimica evita l’emissione di 2,6 tonnellate di gas serra da parte delle altre industrie o degli utilizzatori finali.
L’industria chimica ha, infatti, già sviluppato numerose tecnologie volte, ad esempio, ad abbattere il consumo energetico delle abitazioni e a promuovere una mobilità più sostenibile.