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L'INDUSTRIA CHIMICA IN CIFRE

Dati e analisi per conoscere meglio l'industria chimica

L'obiettivo è rendere disponibili, in modo semplice, le informazioni necessarie per la comprensione delle problematiche dell'industria chimica, del suo ruolo e dei suoi trend evolutivi nel mondo e in Italia. Ogni sezione tratta un argomento specifico accompagnando al testo alcune tavole.

Importanti surplus commerciali nella chimica fine e specialistica


La chimica italiana presenta un deficit commerciale – concentrato nella chimica di base e nelle fibre – pesantemente aggravato a seguito della crisi energetica (12,4 miliardi di euro nel 2024 a fronte di 7,5 miliardi nel 2019). Anche il saldo con i Paesi extra-UE, tradizionalmente positivo, dal 2022 è negativo e pari a quasi 0,6 miliardi di euro nel 2024. La chimica fine e specialistica si mantiene in avanzo per 6,9 miliardi di euro.

Il divario nei prezzi dei beni energetici tra Europa e altre grandi aree geografiche globali, in particolare Cina e Stati Uniti, condiziona soprattutto le produzioni di base e più energivore della chimica. Inoltre, la natura asimmetrica dei prezzi dell’elettricità tra Paesi europei grava fortemente sulla competitività della chimica in Italia alimentando possibili divari anche tra produttori europei.

 

 

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Da diversi anni si evidenziano avanzi significativi e tendenzialmente crescenti nella chimica fine e specialistica, raggiungendo un nuovo picco storico nel 2024 con quasi 7 miliardi di avanzo commerciale.

I surplus nella cosmetica (5,1 miliardi), in pitture, vernici, adesivi e smalti ceramici (1,5 miliardi) testimoniano una forte specializzazione della chimica in Italia.

Da un’analisi più dettagliata emergono altri segmenti della chimica delle specialità che godono di surplus importanti. In particolare, si distinguono gli additivi per olii lubrificanti e per cementi, i catalizzatori, i detergenti, i plastificanti e gli stabilizzanti per gomma e plastica, i prodotti per il trattamento, la finitura e la tintura del tessile e cuoio.

L’Italia riveste, inoltre, posizioni di leadership nel panorama mondiale nei principi attivi farmaceutici, con quote esportate che superano l’85% della produzione.

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