La chimica rappresenta un settore di specializzazione dell’industria europea, da sempre caratterizzato da un ampio avanzo commerciale in grado di contribuire al benessere dell’UE e all’equilibrio negli scambi commerciali.
L’industria chimica europea è fortemente integrata nel commercio mondiale sia per l’approvvigionamento delle materie prime, sia per la destinazione dei suoi prodotti. Risente, di conseguenza, in modo rilevante delle perturbazioni nelle catene di fornitura e dei divari di competitività.
Nel 2022 il surplus commerciale si è fortemente ridimensionato (2,6 miliardi di euro rispetto ai 35,8 miliardi dell’anno precedente) per effetto della crisi energetica, che colpisce soprattutto l’Europa, e della conseguente fermata di alcune produzioni più energivore.
In particolare, a fronte della tenuta complessiva della chimica specialistica e di consumo, il saldo della chimica di base si è portato in territorio negativo. In termini di composizione geografica, il bilancio risulta in disavanzo con l’Asia mentre si conferma in surplus con tutte le altre principali aree.
Il rientro dei costi energetici dai picchi senza precedenti raggiunti nel 2022 favorirà un miglioramento, almeno parziale, del saldo commerciale.