La domanda mondiale di chimica ha sempre manifestato una tendenza espansiva. Il consumo di prodotti chimici è aumentato del 69% in volume e del 168% in valore rispetto al 2007 (amplificato dalla fiammata inflattiva).
La produzione chimica cresce soprattutto nei Paesi emergenti la cui quota di mercato è passata, in dieci anni, dal 55% al 65%. Questi Paesi, sperimentando aumenti nella domanda di prodotti chimici tipicamente associati alle fasi di sviluppo, offrono opportunità di export per la chimica europea ma, nel contempo, si propongono come basi produttive anche per il resto del Mondo.
La chimica sta vivendo profondi mutamenti, non solo per la rilevanza dei fattori di domanda, ma anche delle condizioni di offerta: dopo l’affermazione dei principi dello sviluppo sostenibile, declinati, però, con modalità molto disomogenee nei diversi Paesi, si assiste a nuove spinte protezionistiche con effetti distorsivi sulla concorrenza.
La Cina punta sempre di più ad innalzare i contenuti tecnologici delle produzioni attraverso un forte supporto della politica industriale e annunciando l’obbiettivo di neutralità climatica al 2060.
A fronte del ritiro degli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi, l’UE persiste in obiettivi sul piano ambientale che saranno difficilmente raggiungibili in assenza di condizioni di sostenibilità economica, alla luce delle tecnologie attualmente disponibili su scala industriale e dell’accesa concorrenza globale.