La salute delle piante è fondamentale per l’ambiente che ci circonda, ma anche per la salute umana. Una sana alimentazione è alla base della salute dell’uomo, contribuendo sia ad un corretto sviluppo dell’organismo sia a prevenire molte delle malattie più diffuse.
Frutta e verdura senza rischi
Gli
agrofarmaci, anche denominati fitofarmaci, sono prodotti chimici indispensabili per la difesa delle colture agricole dai parassiti animali e vegetali. L’utilizzo di agrofarmaci nella produzione agricola alimentare consente di avere ogni giorno in tavola frutta e verdura fresche, a vantaggio di una dieta sempre varia e ricca di vitamine e sali minerali. Questi prodotti, tutelando la salute della pianta, hanno effetto anche su quella dell’uomo: una pianta sana ha infatti un livello di sostanze nutritive più alto e un minor rischio di contaminazione microbiologica.
In Italia i produttori di agrofarmaci sono rappresentati dall’Associazione
Agrofarma.
I bisogni delle piante
Tutte le piante hanno bisogno di acqua, luce anidride carbonica e sali minerali per vivere. In natura le piante selvatiche crescono da sole, senza l’intervento dell’uomo. I cespugli, gli alberi nelle foreste, l’erba nei prati. Queste piante si nutrono dei minerali presenti nel terreno. I principali minerali di cui hanno bisogno sono l’azoto, il fosforo, il potassio, il calcio e il magnesio. Ma le riserve naturali del terreno non sono sufficienti alle piante coltivate. Quando l’agricoltore fa il raccolto, preleva una parte di ciò che la pianta ha prodotto, dei chicchi, dei fusti, delle radici. La parte raccolta non torna nel terreno, come nel ciclo naturale. L’agricoltore deve quindi applicare dei supplementi alimentari alle piante: questi supplementi sono i
fertilizzanti, prodotti in Italia dalle imprese associate ad
Assofertilizzanti.
Una migliore crescita delle coltivazioni
I
fertilizzanti (o concimi) sono quelle sostanze utilizzate in agricoltura e giardinaggio che permettono di creare, ricostituire o aumentare la fertilità del terreno. I fertilizzanti rappresentano uno dei primi esempi di utilizzo della chimica per migliorare la natura.
Sostanze chimiche come l’azoto, il fosforo e il potassio sono infatti alla base delle più comuni tecniche di fertilizzazione usate fin dall’antichità. L’azoto si trova nell’aria e viene trasformato dai chimici in modo che l’agricoltore possa spargerlo sui campi. Il fosforo e il potassio sono presenti naturalmente nelle rocce e vengono estratti nelle miniere per essere poi miscelati dalle industrie della fertilizzazione.
In particolare, attraverso un corretto uso dei fertilizzanti le coltivazioni crescono più rigogliose anche in condizioni climatiche difficili o in terreni particolarmente aridi perchè i fertilizzanti consentono di migliorare le caratteristiche fisiche del suolo.