Il 15 aprile 2025 si è rapidamente conclusa la trattativa per il rinnovo del CCNL valido dall’1 luglio 2025 al 30 giugno 2028. Tale risultato è stato possibile grazie al consueto metodo di lavoro basato su un dialogo continuo, teso alla ricerca di risposte concrete a problemi ed esigenze di lavoratori e imprese. Esso rappresenta, quindi, un momento di sintesi su temi già ampiamente approfonditi e condivisi, attraverso un percorso partecipativo realizzato, negli ultimi due anni, sia negli incontri dell'Osservatorio nazionale organizzati congiuntamente con il sindacato e aperti alle reciproche basi associative, sia negli Organi direttivi e dei Comitati Sindacali di Federchimica.
Con tale Accordo, in uno scenario caratterizzato da incertezze geopolitiche e trasformazioni epocali, si è inteso individuare soluzioni pragmatiche e innovative in grado di riaffermare l’importanza della centralità della persona e il ruolo imprescindibile dell’impresa per la crescita e il benessere sociale, culturale ed economico e confermare le relazioni industriali quale mezzo per rispondere all’esigenza comune di certezze e soluzioni che garantiscano pace sociale, nonché alla necessità di accompagnare imprese e lavoratori in un percorso di sviluppo sostenibile.
Al centro del rinnovo, oltre alla parte economica, la volontà condivisa di rilanciare le scelte già assunte nel CCNL di settore con soluzioni funzionali a supportare e accrescere ad ogni livello:
- cultura delle relazioni industriali capace di sostenere lavoratori e imprese e orientare comportamenti per sviluppare produttività, competitività, occupazione, anche attraverso il confronto da sviluppare a livello aziendale e nazionale, con l’avvio degli Stati Generali delle Relazioni industriali di settore dedicati a ruolo e utilità delle Parti sociali;
- cultura industriale, delle trasformazioni digitali ed ecologiche e delle competenze del futuro, con strumenti contrattuali utili a gestirle e coglierne le opportunità, come le Linee guida in tema di utilizzo dell’Intelligenza artificiale ed elementi di conoscenza per programmi e progetti formativi in merito alle competenze richieste per affrontare la Twin transition;
- cultura dell’inclusione, del rispetto e della responsabilità sociale, anche tramite Linee guida settoriali per la promozione di iniziative in tema di diversità, equità e inclusione e mediante la ferma condanna nei confronti di ogni forma di minaccia e violenza di genere e la definizione di specifiche Linee guida per il loro contrasto nei luoghi di lavoro;
- cultura della sicurezza, ambito nel quale, pur avendo realizzato miglioramenti continui delle performance, sono state condivise ulteriori iniziative tese a valorizzare e a dare maggiore visibilità alle figure coinvolte nella gestione della sicurezza a livello aziendale al fine di mantenere il settore tra i più virtuosi.
L’ATTIVITÀ DI FORMAZIONE CONGIUNTA CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
La formazione risulta lo strumento strategico e funzionale al miglioramento della produttività e della occupabilità, soprattutto quella congiunta con le Organizzazioni sindacali finalizzata a rafforzare e sviluppare la qualità delle Relazioni industriali.
Tra gli obiettivi della formazione congiunta con le organizzazioni sindacali si conferma il rafforzamento del sistema di relazioni industriali partecipativo ad ogni livello e di una contrattazione aziendale quale strumento efficace di competitività, in linea con le previsioni del CCNL. A questi obiettivi si aggiunge l’interesse ad un maggior coinvolgimento delle diverse aree funzionali/aziendali nella comprensione del ruolo e delle scelte delle relazioni industriali.
In tema di formazione congiunta prevista dal CCNL e destinata alle RSU e ai manager delle diverse funzioni aziendali, è stato rinnovato l’Accordo quadro annuale che consente alle imprese del settore di ricorrere alla formazione finanziata per l’adesione al corso. In relazione a tali corsi, oltre alle edizioni svolte nel primo semestre del 2024, a novembre è stata organizzata un’ulteriore edizione interaziendale.
In relazione alle iniziative formative nei confronti dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza la Salute e l’Ambiente (RLSSA), è proseguita la realizzazione dei corsi congiunti, sia in presenza sia a distanza, sulla scorta delle positive esperienze attivate sin dalla fine degli anni ‘80.
RESPONSABILITÀ SOCIALE, WELFARE E DIFFUSIONE CULTURA DELLA SICUREZZA
Al fine di contribuire alla diffusione della cultura della sicurezza e, più in generale, dello sviluppo sostenibile, Federchimica, con le altri Parti sociali settoriali, condivide la gestione del sito www.sicurezzasaluteambiente.it sul quale sono liberamente accessibili estratti di norme di legge e contrattuali in materia, linee guida, buone prassi aziendali, strumenti formativi e informazioni in merito alle iniziative settoriali, come la “Giornata nazionale Sicurezza Salute e Sviluppo Sostenibile”, la cui ultima edizione si è svolta nel novembre 2024. L’evento è stato dedicato all’importanza della cultura della sicurezza anche al di fuori degli spazi aziendali.
Nell’ambito della Giornata, la giuria ha assegnato il Premio 2024 “Migliori esperienze aziendali” rivolto a progetti condivisi dalle Parti sociali aziendali in ambito di Responsabilità sociale, in particolare sui temi della tutela della sicurezza, della salute, dello sviluppo sostenibile e in materia di welfare contrattuale. Le imprese del settore chimico che hanno ottenuto il Premio sono state:
- CAMBREX PROFARMACO MILANO S.r.l. per le scelte in tema di Welfare contrattuale con particolare riferimento iniziative di sostegno sociale ed economico volte a favorire la conciliazione dell’equilibrio vita-lavoro e della tutela della genitorialità;
- INFINEUM Italia S.r.l. per scelte integrate di sviluppo sostenibile, attraverso il sostegno e il supporto di una vera e propria cultura della diversità, equità e inclusione (DEI) e del benessere della persona;
- SANOFI S.r.l. per iniziative di responsabilità sociale con il riconoscimento di tutele sociali ed economiche dedicate ai dipendenti, in situazioni di patologie oncologiche e malattie debilitanti che comportano una lunga assenza dal lavoro.
Nella stessa Giornata, il Premio “Cultura della sicurezza 2024” finalizzato alla diffusione della stessa anche al di fuori degli ambienti di lavoro è stato assegnato al progetto “Sicurezza a scuola” frutto di un lavoro condiviso tra l’azienda Covestro S.r.l. e il gruppo di studenti della Classe 4 AC dell’Istituto Tecnico Industriale “Marconi” di Dalmine, per aver saputo cogliere l’obiettivo del Premio attraverso la presentazione di idee per diffondere la cultura della sicurezza all’interno della struttura scolastica.
L’ATTIVITÀ A LIVELLO CONFEDERALE
Il costante supporto all’attività confederale, garantito dalla partecipazione attiva della Direzione Relazione Industriali di Federchimica a specifici comitati e gruppi di lavoro coordinati dagli uffici di Confindustria sulle diverse tematiche legislative, nonché su quelle contrattuali e di relazioni industriali, ha consentito di affermare a tale livello il punto di vista settoriale, contribuendo anche alla diffusione delle positive esperienze su tali temi ed alla valorizzazione delle numerose buone pratiche aziendali del nostro settore.
LE INDAGINI STATISTICHE
Come ogni anno è proseguita l’attività di realizzazione delle indagini statistiche che permettono di disporre di informazioni utili sia alle imprese per effettuare opportune valutazioni e confronti, sia a Federchimica per conoscere e poter rappresentare la situazione settoriale. L’indagine retributiva da oltre 30 anni fornisce indicazioni sui livelli retributivi nel settore.
Fin dal 2005 Federchimica aderisce all’indagine sul mercato del lavoro che vede impegnato tutto il Sistema confindustriale per raccogliere dati con modalità omogenee presso le imprese in merito alla struttura e alla dinamica dell’occupazione, agli orari, alle assenze dal lavoro, ai premi variabili e ai pacchetti di welfare aziendale.
L’ATTIVITÀ INTERNAZIONALE
Federchimica, con i propri rappresentanti, è componente attivo dell’ECEG - European Chemical Employers Group.
Attraverso ECEG partecipa, in rappresentanza del settore chimico, al dialogo sociale europeo, con la rappresentanza dei lavoratori - IndustriALL - e la Commissione europea.
L’avanzato sistema di relazioni industriali del settore chimico, anche a livello europeo, ha consentito di sostenere, avanti la Commissione europea, posizioni comuni su temi di interesse non solo settoriale e condividere iniziative funzionali al miglioramento della competitività del settore.
Tra le attività europee di Federchimica, prosegue la partecipazione, in qualità di partner, al progetto europeo ChemSkills, finanziato all’interno del programma di cooperazione settoriale Blueprint. L’obiettivo del progetto, che si svolge in un arco temporale pluriennale, è quello di contribuire al miglioramento delle competenze - in particolare "digital" e "green"- dei lavoratori europei, in linea con le priorità condivise anche nell'ultimo rinnovo contrattuale.
In quanto parte attiva dell’ECEG, Federchimica partecipa anche alle attività dell’Istituto Europeo dei Datori di Lavoro (EEI), costituito il 1 ottobre 2024 da tredici organizzazioni di rappresentanza datoriale a livello europeo. L’EEI nasce con l’obiettivo di offrire una piattaforma di analisi e ricerca a supporto di politiche dell’Unione europea in materia di occupazione e affari sociali orientate alla competitività, alla sostenibilità e all’innovazione del sistema produttivo europeo.
I FONDI SETTORIALI
Tra i primi Fondi contrattuali nel settore industriale, Fonchim per la previdenza complementare e FASCHIM per l’assistenza sanitaria integrativa, sono operativi rispettivamente dal 1997 e dal 2004.
FONCHIM
Al 31 dicembre 2024 il Fondo di previdenza complementare settoriale conta 2.540 aziende associate e 182.418 lavoratori iscritti, segnando un ulteriore incremento rispetto al precedente esercizio, in linea con il trend di significativa crescita che ha caratterizzato l’ultimo quinquennio.
Dal punto di vista finanziario, il 2024 registra risultati positivi in tutte le linee di investimento di Fonchim: Comparto Garantito +2,64%; Comparto Stabilità +5,92%; Comparto Crescita +10,32%. Con l’ottimo risultato della gestione finanziaria, che ha contribuito a un ulteriore incremento patrimoniale nell’anno di oltre 748 milioni di euro e con un attivo netto destinato alle prestazioni di circa 9,2 miliardi di euro, Fonchim si conferma tra le realtà più significative nel panorama delle forme pensionistiche complementari, non solo di natura negoziale. Per quanto riguarda le prestazioni erogate, risultano in aumento le richieste avanzate e conseguentemente le somme liquidate: l’importo complessivo è pari a circa 585 milioni di euro a fronte di 19.380 erogazioni.
In aggiunta agli interventi già realizzati in passato, la continua attenzione delle Parti sociali agli strumenti di welfare settoriali ha portato all’aumento del contributo a carico impresa dello 0,2% a decorrere da gennaio 2027.
FASCHIM
A fine dicembre 2024 il Fondo di assistenza sanitaria integrativa settoriale registra 2.476 imprese associate e 265.110 associati, di cui 153.194 dipendenti e 112.767 familiari. Globalmente, nel 2024, il Fondo ha gestito oltre 891.000 richieste di rimborso, circa 1.275.600 prestazioni, e liquidato oltre 55 milioni di euro.
La chiusura del bilancio di esercizio al 31/12/2024 evidenzia un risultato in avanzo di euro 5.209.900. Il Fondo ha incassato maggiori contributi nel 2024 rispetto al 2023 per ca. 1,7 milioni di euro, aumentati di circa il 3% passando da 61,2 a 62,9 milioni di euro.
Il totale dei “costi per servizi” della gestione propria è rimasto sostanzialmente stabile.