ALIMENTARE IL DIALOGO SCUOLA-INDUSTRIA PER ORIENTARE IN MODO EFFICACE
“La competitività dell’UE e il successo del modello economico europeo – a partire dal realizzare efficacemente le transizioni verde e digitale – richiedono una forza lavoro dotata delle giuste conoscenze e competenze”.
Mario Draghi nel suo Rapporto sul futuro dell’Europa individua nel gap di competenze uno dei punti di partenza per il rilancio della competitività dell’Unione europea.
L’Europa soffre a causa della carenza di competenze in tutta l’economia, in diversi settori e occupazioni, sia per i lavoratori meno qualificati, sia per quelli altamente qualificati, rafforzata da un calo della forza lavoro. Circa un quarto delle aziende europee ha incontrato difficoltà nel trovare dipendenti con le giuste competenze, mentre un’altra metà riferisce di aver avuto qualche difficoltà. Il 77% delle aziende dell’UE riferisce che anche i dipendenti appena assunti non hanno le competenze richieste sia a livello tecnico, sia manageriale.
Anche il settore chimico riscontra oggi crescenti difficoltà di reperimento del personale come evidenziato nella sezione “Lo scenario economico”.
Sempre secondo il Rapporto Draghi, sebbene il numero di laureati in materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) sia in aumento, il ritmo non è sufficiente a tenere il passo con la crescita della domanda di lavoro e sono evidenti forti disparità di genere: gli uomini sono quasi il doppio delle donne.
È, pertanto, fondamentale interrogarsi sull’importanza del dialogo tra il mondo della formazione e industria, a maggior ragione in un settore come la chimica dove il legame tra la ricerca e la tecnologia e lo sviluppo industriale è fortemente consolidato.
Una tendenza di lungo periodo che sta cambiando l’industria chimica è la sua dematerializzazione, cioè la crescente importanza degli investimenti immateriali, come quelli sull’innovazione, sulla qualità e nella sensibilità ai temi della sostenibilità.
Ciò comporta non solo la centralità delle risorse umane, ma anche la dipendenza della competitività delle imprese dalla loro qualità.
Questo impegno è rafforzato dalla particolarità della chimica di essere ‘scienza’ e ‘industria’ nello stesso tempo, particolarità che ha portato da tempo ad un impegno delle imprese e delle loro Associazioni sui temi della scuola a tutti i livelli.
La disponibilità quantitativa e qualitativa di giovani chimici con una sensibilità alla cultura di impresa, alla reale conoscenza della realtà industriale del Paese in ambito chimico, è sempre più un obiettivo strategico dell’azione associativa a fianco delle imprese.
La consapevolezza che questi obiettivi non potrebbero essere perseguiti senza un’azione comune con le Istituzioni scolastiche ha portato ad interagire con queste nella reciproca convinzione dell’utilità di azioni congiunte.
Il settore ha capito che è necessario operare sulla divulgazione, per far apprezzare la chimica, come scienza e come industria indispensabile per la nostra vita e per un futuro sempre più sostenibile, sull’orientamento, per attrarre nuovi talenti già nelle scuole superiori ad indirizzo tecnico o farli proseguire nei percorsi post diploma degli ITS o in Università, e sulle competenze, per avvicinare il modo della formazione alle effettive esigenze delle imprese e migliorare l’occupabilità di periti e laureati.
Ecco perché tra le azioni sviluppate negli ultimi mesi va segnalata la particolare rilevanza dell’indagine congiunta sul gap di competenze in ambito ‘digital’ e ‘green’ realizzata con l’Università degli Studi Milano e riportata nel capitolo “Relazioni industriali e risorse umane” (https://federchimica.it/l'industria-chimica-in-italia-rapporto-2023-2024/relazioni-industriali-e-risorse-umane) .
Le azioni di Federchimica sviluppano a tutti i livelli.
Nei confronti dei ragazzi più piccoli per creare interesse verso la scienza e, in particolare nella scuola secondaria di primo grado, verso i percorsi di studio tecnico-scientifici, un esempio fra tutti il Premio Nazionale Federchimica Giovani.
Nei confronti dei ragazzi più grandi per orientare, insieme alle Università, verso percorsi di studio in materie chimiche attraverso il PCTO Costruirsi un futuro nell’industria chimica o per valorizzare gli ITS Academy e le opportunità di lavoro nelle imprese. Nei confronti degli studenti universitari l’attività si consolida per aiutare ad avere un percorso di studio funzionale ad un efficace inserimento nelle imprese chimiche.
Di particolare rilevanza è la necessità di operare per arrestare la caduta nel numero di periti chimici. Per questo si è creata nel 2024 “Chemistry Network” una Rete di Istituti Tecnici con articolazione "Chimica e Materiali" per migliorare l’orientamento all’istruzione tecnica secondaria, potenziare il confronto tra mondo educativo e mondo del lavoro e favorire le iscrizioni universitarie in ambito chimico.