Relazioni industriali e risorse umane

La prosecuzione degli approfondimenti sui temi relativi agli impegni contrattuali e le iniziative finalizzate a rafforzare il sistema di relazioni industriali per preparare adeguatamente e per tempo il rinnovo del CCNL, sono state tra le priorità delle attività di relazioni industriali di Federchimica nell’ultimo anno.

A quest’ultimo proposito, cogliendo l’opportunità di realizzare scelte coerenti con le esigenze delle imprese e, allo stesso tempo, contribuire a preservare pace sociale e continuità al nostro sistema di relazioni industriali, le Parti firmatarie del CCNL hanno sottoscritto un’intesa per il sostegno economico agli addetti del settore chimico e farmaceutico. L’accordo, che si colloca in un contesto geopolitico ed economico complesso, ha confermato l’attenzione del settore nei confronti dei lavoratori in un momento di particolare difficoltà. Anche con tale intesa si dimostra la particolare attenzione del settore verso scelte di responsabilità sociale.

Per dare attuazione agli impegni contrattuali, Federchimica ha anche attivato un Progetto di ricerca congiunto con l’Università degli Studi Milano. Le attività progettuali e i confronti sugli esiti con le OO.SS hanno consentito di realizzare utili condivisioni in vista del rinnovo del CCNL anche nell’ambito degli incontri dell’Osservatorio nazionale.

LE COMPETENZE NELL’ERA DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E DIGITALE

In un contesto di importanti trasformazioni, come quella digitale e quella ecologica, il tema delle competenze risulta strategico per la competitività sia delle imprese nel mercato globale, sia dei lavoratori in termini di occupabilità nel mercato del lavoro.

Il Progetto di ricerca congiunto realizzato con l’Università degli Studi di Milano, in tema di competenze e ruoli emergenti per la transizione digitale ed ecologica, ha avuto l’obiettivo di far emergere e diffondere i fabbisogni formativi del settore e, con il coinvolgimento di tutte le Parti sociali settoriali, costruire una più stretta alleanza tra mondo del lavoro, scuole, Università e istituzioni per colmare il gap di competenze e favorire nuove professionalità, occupazione e sviluppo sostenibile. A questo scopo è rivolto anche il Patto sociale lanciato da Federchimica con le altre Parti sociali in occasione della presentazione dei risultati dell’indagine settoriale in tema di competenze che si è tenuta il 4 ottobre 2024.

Nel rapporto finale dell’indagine il focus è centrato sul fabbisogno di nuove competenze e sulle necessità di ristrutturazione dei ruoli e delle responsabilità organizzative, anche in termini di eventuali posizioni di lavoro emergenti, con particolare riferimento alle skills di natura tecnica e normativa. Tale focalizzazione, insieme alla ricchezza e al livello di dettaglio dei dati forniti, fanno sì che questo rapporto di ricerca si proponga come uno strumento nuovo e utile per tutti gli attori in gioco (aziende, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali, decisori pubblici, università e istituti di formazione) e rappresenti la base per la costruzione di programmi e progetti di intervento e di sviluppo formativo in grado di sostenere la crescita competitiva del settore.

Per ciascuna delle due transizioni sono analizzati i livelli di adozione delle tecnologie/iniziative, gli impatti sul fabbisogno formativo e sull’organizzazione, l’impatto sulle competenze per specifiche aree professionali, gli ostacoli al cambiamento, le iniziative per fronteggiare la necessità di formazione e l’eventuale identificazione di nuovi ruoli organizzativi. Specifiche schede di approfondimento sono dedicate a 27 posizioni lavorative analizzate nello studio.

In relazione alla transizione digitale e alle aree aziendali oggetto dell’indagine, i ruoli emergenti (o di recente creazione) segnalati dalle imprese fanno riferimento principalmente alle seguenti famiglie di competenze:

  • ruoli con competenze tecnico-scientifiche in ambito di processi produttivi (ad esempio, ingegneri dell’automazione e robotica);
  • ruoli con competenze tecnico-scientifiche in ambito di elaborazione dati (ad esempio, Production Data Analyst, Business Analytics Manager);
  • ruoli con competenze in ambito di nuovi canali di comunicazione e gestione dei clienti (ad esempio, Digital Campaign Manager, E-Key Account Manager);
  • ruoli con competenze specifiche in ambito di gestione del cambiamento e della transizione digitale (ad esempio, Innovation Leader, Digital Business Partner).

Per quanto concerne la transizione ecologica, i ruoli emergenti (o di recente creazione) segnalati dalle imprese fanno riferimento principalmente ai ruoli con competenze tecnico-scientifiche in ambito di prodotto (ad esempio, Life Cycle Assessment Specialist, Specialisti di riciclo e riutilizzo prodotto) e ruoli con competenze gestionali (ad esempio, Carbon Neutrality Manager, Sustainability Manager).



L’ATTIVITÀ DI FORMAZIONE CONGIUNTA CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

La formazione risulta lo strumento strategico e funzionale al miglioramento della produttività e della occupabilità, soprattutto quella congiunta con le Organizzazioni sindacali finalizzata a rafforzare e sviluppare la qualità delle relazioni industriali.

Con le Segreterie nazionali sindacali è stata attuata una significativa revisione dei contenuti e delle modalità di erogazione dei moduli formativi congiunti per poter offrire uno strumento ancora più aggiornato e utile per far percepire l’importanza delle relazioni industriali come strumento a favore della competitività.

Tra gli obiettivi della formazione congiunta si conferma il rafforzamento del sistema di relazioni industriali partecipativo ad ogni livello e di una contrattazione aziendale quale strumento efficace di competitività, in linea con le previsioni del CCNL. A questi obiettivi si aggiunge l’interesse ad un maggior coinvolgimento delle diverse aree funzionali/aziendali nella comprensione del ruolo e delle scelte delle relazioni industriali.

In tema di formazione congiunta prevista dal CCNL e destinata alle RSU ed ai manager delle diverse funzioni aziendali, è stato rinnovato l’Accordo quadro annuale che consente alle imprese del settore di ricorrere alla formazione finanziata per l’adesione al corso. In relazione a tali corsi, nel primo semestre del 2024 sono state svolte tre edizioni interaziendali (Milano, Roma e Vicenza) con 140 partecipanti. Sono già state, inoltre, richieste specifiche edizioni aziendali e altre potranno esserne organizzate nel corso dell’anno a richiesta delle imprese interessate.

In relazione alle iniziative formative nei confronti dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza la Salute e l’Ambiente (RLSSA), è proseguita la storica collaborazione con Assolombarda e l’Organismo Paritetico Provinciale di Milano per la realizzazione dei corsi destinati alle specificità settoriali in tema di Sicurezza Salute e Ambiente, sia in presenza sia a distanza, sulla scorta delle positive esperienze realizzate da diversi anni.



RESPONSABILITÀ SOCIALE, WELFARE E DIFFUSIONE CULTURA DELLA SICUREZZA

Al fine di contribuire alla diffusione della cultura della sicurezza e, più in generale, dello sviluppo sostenibile, Federchimica, con le altri Parti sociali settoriali, condivide la gestione del sito Sicurezza, Salute, Ambiente sul quale sono offerti gratuitamente estratti di norme di legge e contrattuali in materia, linee guida, buone prassi aziendali, strumenti formativi e informazioni in merito alle iniziative settoriali, come la “Giornata nazionale Sicurezza Salute e Sviluppo Sostenibile”, la cui ultima edizione si è svolta nel dicembre 2023. L’evento è stato dedicato all’importanza della cultura della sicurezza anche al di fuori degli spazi aziendali.

Nell’ambito della Giornata, la giuria ha assegnato il Premio 2023 “Migliori esperienze aziendali” rivolto a progetti condivisi dalle Parti sociali aziendali in ambito di Responsabilità sociale, in particolare sui temi della tutela della sicurezza, della salute, dello sviluppo sostenibile e in materia di welfare contrattuale. Le imprese del settore chimico che hanno ottenuto il Premio sono state:

  • PHILIP MORRIS INTERNATIONAL per l’adozione di un sistema di responsabilità sociale e welfare contrattuale dedicato ai dipendenti, ma anche ai loro famigliari, in particolari situazioni di disagio personale e al sostegno dell’inclusività e della parità di genere e alle donne vittime di violenza.
  • NIPPON GASES ITALIA Srl per iniziative di welfare contrattuale e responsabilità sociale, in particolare a favore dei lavoratori più giovani, con iniziative di sostegno economico e della loro occupazione.
  • APTUIT (Verona) Srl per le scelte in tema di welfare contrattuale, per la diffusione di un modello culturale di Responsabilità sociale e per l’impegno profuso nello sviluppo sostenibile.


L’ATTIVITÀ A LIVELLO CONFEDERALE

Il costante supporto all’attività confederale, garantito dalla partecipazione attiva della Direzione Relazione Industriali di Federchimica a specifici comitati e gruppi di lavoro coordinati dagli uffici di Confindustria sulle diverse tematiche legislative, nonché su quelle contrattuali e di Relazioni industriali, ha consentito di affermare a tale livello il punto di vista settoriale, contribuendo anche alla diffusione delle positive esperienze su tali temi ed alla valorizzazione delle numerose buone pratiche aziendali del nostro settore.

Di particolare rilevanza, nel periodo di riferimento del presente Rapporto, l’attiva partecipazione, all’interno della delegazione trattante di Confindustria, al rinnovo del CCNL Dirigenti Industria.



LE INDAGINI STATISTICHE

Come ogni anno è proseguita l’attività di realizzazione delle indagini statistiche che permettono di disporre di informazioni utili sia alle imprese per effettuare opportune valutazioni e confronti, sia a Federchimica per conoscere e poter rappresentare la situazione settoriale. L’indagine retributiva da oltre 30 anni fornisce indicazioni sui livelli retributivi nel settore.

Fin dal 2005 Federchimica aderisce all’indagine sul mercato del lavoro che vede impegnato tutto il Sistema confindustriale per raccogliere dati con modalità omogenee presso le imprese in merito alla struttura e alla dinamica dell’occupazione, agli orari, alle assenze dal lavoro, ai premi variabili e ai pacchetti di welfare aziendale.



L’ATTIVITÀ INTERNAZIONALE

Federchimica, con i propri rappresentanti, è componente attivo dell’ECEG - European Chemical Employers Group.

Attraverso ECEG partecipa, in rappresentanza del settore chimico, al dialogo sociale europeo, con la rappresentanza dei lavoratori - IndustriALL - e la Commissione europea.

L’avanzato sistema di Relazioni industriali del settore chimico, anche a livello europeo, ha consentito di sostenere, avanti la Commissione europea, posizioni comuni su temi di interesse non solo settoriale e condividere iniziative funzionali al miglioramento della competitività del settore.

Tra le attività europee di Federchimica, si segnala l’adesione, in qualità di partner, al progetto europeo ChemSkills, finanziato all’interno del programma di cooperazione settoriale Blueprint, una delle iniziative chiave della nuova agenda europea sulle competenze. L’obiettivo del progetto, che si svolgerà in un arco temporale pluriennale, è quello di contribuire al miglioramento delle competenze - in particolare "digital" e "green"- dei lavoratori europei, in linea con le priorità condivise anche nell'ultimo rinnovo contrattuale.



I FONDI SETTORIALI

Tra i primi Fondi contrattuali nel settore industriale, Fonchim per la previdenza complementare e FASCHIM per l’assistenza sanitaria integrativa, sono operativi rispettivamente dal 1997 e dal 2004.

FONCHIM

Al 31 dicembre 2023 il Fonchim, il Fondo di previdenza complementare settoriale conta 2.488 aziende associate e 176.236 lavoratori iscritti, segnando un ulteriore incremento rispetto al precedente esercizio, in linea con il trend di significativa crescita che ha caratterizzato l’ultimo quinquennio.

Dal punto di vista finanziario, in termini complessivi il 2023 registra risultati positivi in tutte le linee di investimento di Fonchim. Più in dettaglio: Comparto Garantito +3,20%; Comparto Stabilità +7,23%; Comparto Crescita +10,60%.

Con l’ottimo risultato della gestione finanziaria, che ha contribuito a un ulteriore incremento patrimoniale nell’anno di oltre 820 milioni di euro e con un attivo netto destinato alle prestazioni di circa 8,4 miliardi di euro, Fonchim si conferma tra le realtà più significative nel panorama delle forme pensionistiche complementari, non solo di natura negoziale.

Per quanto riguarda le prestazioni erogate, risultano in aumento le richieste avanzate e conseguentemente le somme liquidate: l’importo complessivo è pari a circa 481 milioni di euro a fronte di 16.226 erogazioni.

FASCHIM

A fine dicembre 2023 il Fondo di assistenza sanitaria integrativa settoriale registra 2.394 imprese associate e 254.110 associati, di cui 145.186 dipendenti e 108.294 familiari.

Globalmente, nel 2023, il Fondo ha gestito oltre 880.769 richieste di rimborso, circa 1.205.535 prestazioni, e liquidato oltre 51.8 milioni di euro.

La chiusura del bilancio di esercizio al 31/12/2023 evidenzia un risultato in avanzo di euro 2.887.261,75.

Il Fondo ha incassato maggiori contributi nel 2023 rispetto al 2022 per ca. 3,5 milioni di euro, aumentati di circa il 6% passando da 57,7 a 61,2 milioni di euro.



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