Il 2023 è stato un anno molto intenso per le tematiche relative alla sicurezza dei prodotti chimici in quanto sono continuati i lavori di revisione di diverse legislazioni. In particolare la revisione ha riguardato i due regolamenti trasversali fondamentali della legislazione chimica: il REACH e il CLP. Mentre il processo di revisione REACH si è arenato e una ripresa dei lavori è attesa per il 2025, la revisione del CLP ha portato all’adozione in dicembre di un testo che presenta importanti modifiche apportando significativi cambiamenti.
IL REGOLAMENTO REACH
Il processo di restrizione del Regolamento REACH sta coinvolgendo un numero sempre maggiore di aziende. Inoltre, la Commissione europea ha proposto restrizioni per gruppi di sostanze e non più solo per singole sostanze, rendendo così molto complesso sia l’iter di proposta, sia l’attuazione di tali restrizioni.
Tale volontà si è concretizzata con la pubblicazione in aprile 2022 di una roadmap sulle restrizioni che ha già portato all’avvio dell’iter di restrizione su gruppi numerosi di sostanze quali i PFAS, i bisfenoli, le sostanze sensibilizzanti nelle miscele al consumo, oltre a quella sulle microplastiche.
Con i primi lavori relativi alla Chemical Strategy for Sustainability, si sono anche mossi i primi passi per la revisione del Regolamento. Nel corso dello stesso anno sono state aperte numerose consultazioni su temi specifici che potrebbero essere inclusi nel REACH come, ad esempio, il concetto di uso essenziale o l’approccio generico al rischio.
Le azioni da intraprendere, infatti, nonostante la Commissione abbia dichiarato che il REACH funzioni bene, sono tante: dal migliorare la comunicazione lungo la catena di approvvigionamento, all’introdurre nuove disposizioni per la registrazione di alcuni polimeri, al prevedere una modifica dell’Articolo 57, che identifica le sostanze cosiddette “estremamente preoccupanti”.
IL REGOLAMENTO CLP
Nel corso del 2023 sono proseguiti i lavori di discussione nelle sedi europee competenti (Consiglio e Parlamento europei) sulla proposta di revisione del Regolamento CLP, pubblicata nel dicembre 2022 e che prevede diverse novità, tra cui quelle in tema di etichettatura, classificazione delle sostanze complesse, vendita a distanza, aggiornamento dell’inventario delle sostanze classificate.
Il testo è stato approvato ad aprile del 2024 ed entro la fine dello stesso anno ne è attesa la pubblicazione. L’applicazione delle nuove prescrizioni godrà di un periodo transitorio tra i 18 e 48 mesi successivi.
La proposta è stata anticipata dalla pubblicazione del Regolamento Delegato 2023/707 che prevede l’inserimento di nuove classi di pericolo: gli Interferenti Endocrini, i PBT (prodotti persistenti, tossici e bioaccumulabili nell’ambiente), i PMT (prodotti persistenti, tossici e mobili nell’ambiente).
Nel frattempo, è comunque proseguita l’attività di riclassificazione delle sostanze con la presentazione, da parte delle Autorità, di proposte di classificazione armonizzata che andrà attentamente monitorata perché potrebbe comportare pesanti ricadute sulle imprese.
Per un aggiornamento delle imprese associate, Federchimica ha organizzato il 30 ottobre 2024 la 22° Conferenza Sicurezza Prodotti dedicata alla revisione del CLP, per illustrare le novità, gli adempimenti per le imprese e le sfide che quest’ultime dovranno affrontare per adeguarsi alle nuove disposizioni.
ALTRE TEMATICHE DI SICUREZZA PRODOTTI
MATERIALI A CONTATTO CON ALIMENTI E CON ACQUE POTABILI
Le attività di revisione del D.M. 174/2004 che disciplina, in Italia, i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di trattamento e distribuzione delle acque destinate al consumo umano si sono interrotte nel corso del 2022, in quanto è stata data priorità ai lavori di recepimento della Direttiva (UE) 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano.
Le prime indicazioni verranno definite tramite atti delegati e di implementazione derivanti dall’applicazione dell’articolo 11 della suddetta Direttiva e sono attese a partire dall’inizio del 2024. Si è quindi lavorato ai testi dei sei atti di implementazione e delegati, partecipando alle consultazioni pubbliche che la Commissione europea ha aperto e colloquiando con le autorità italiane coinvolte nell’implementazione della Direttiva.
Per quanto riguarda i materiali a contatto con alimenti, la complessa normativa che si articola sia a livello nazionale che europeo comporta il monitoraggio della legislazione che è in continuo aggiornamento, pertanto, la Federazione ha continuato a fornire supporto alle imprese associate sugli aspetti interpretativi e tecnico regolatori. Si prevede che la normativa europea entri in revisione nel corso del 2025.
CONVENZIONE SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI CHIMICHE
Federchimica partecipa al “Comitato Consultivo per l’attuazione della Convenzione per la proibizione delle armi chimiche”, istituito presso il Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Per “Convenzione” si intende la Convenzione di Parigi, recepita in Italia con la Legge 496/95.
Scopi della Convenzione, firmata nel 1993, sono la distruzione degli arsenali di armi chimiche costituiti nel secolo scorso dai vari eserciti mondiali e il controllo degli attuali scambi di sostanze chimiche che possono fungere da loro precursori.
Oltre alle attività di supporto alle imprese ordinarie nell’adempiere alle disposizioni della Convenzione, la Federazione collabora con l’Organization for the Prohibition of Chemical Weapons (OPCW) e con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), nell’organizzazione di workshop annuali a cui partecipano numerosi esperti internazionali del settore.
In collaborazione con i Ministeri competenti Federchimica organizza inoltre seminari on line per fornire alle imprese elementi pratici di aiuto alla compilazione delle dichiarazioni annuali previste dalla Convenzione.
REGOLAMENTO DUAL USE
Scopo di questa normativa dell’Unione europea è quello di controllare l’esportazione verso Paesi non appartenenti alla UE di molteplici sostanze e prodotti chimici che possono essere impiegati anche per scopi militari. Ciò si realizza sottoponendo tali esportazioni all’obbligo di autorizzazione, che viene rilasciata a seguito di domanda e attenta valutazione della stessa da parte della’UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) del Ministero Affari Esteri. Dal 2022 le domande di autorizzazione all’esportazione devono essere predisposte e inoltrate esclusivamente tramite un apposito portale informatico creato a livello europeo.
Al fine di agevolare le imprese associate nell’esportazione dei prodotti dual use, Federchimica mette a disposizione delle stesse un proprio consulente, che è anche componente dell’apposito Comitato Ministeriale di esame delle domande di esportazione.
PRECURSORI DI DROGHE
Molte sostanze chimiche, comunemente utilizzate dall’industria, si prestano sempre più ad essere impiegate come precursori o agenti di laboratorio per la produzione illegale di stupefacenti.
Un’apposita normativa europea che implementa accordi internazionali e che regolamenta il commercio intra ed extracomunitario, nonché la produzione e l’impiego di queste sostanze, classificate in tre differenti categorie di importanza è in vigore in Europa dal 1992: la lista delle sostanze classificate viene periodicamente aggiornata con nuove inclusioni e cancellazioni.
A livello nazionale il controllo del commercio e della produzione dei precursori di droghe è a carico del Ministero della Salute che rilascia i necessari permessi e autorizzazioni, e del Ministero dell’Interno, che monitora le transazioni tra Italia e estero.
PRECURSORI DI ESPLOSIVI
A seguito di gravi episodi di terrorismo condotti con ordigni esplosivi artigianali, nel 2014 l’Unione europea aveva predisposto un quadro normativo per il divieto di rendere disponibili una lista di prodotti chimici ai privati e nella vendita al dettaglio, qualora questi avessero superato una data concentrazione massima.
La normativa è stata aggiornata con il Regolamento (2019/1148), in vigore dall’1 febbraio 2021, che, oltre all’inserimento di nuove sostanze di uso ristretto per i prodotti al dettaglio, ha introdotto nuove misure che prevedono la tracciatura delle transazioni commerciali e l’individuazione delle operazioni sospette anche in caso di transazioni online.
La normativa sui precursori di esplosivi è stata poi completata con l’entrata in vigore, nel febbraio 2022, del provvedimento nazionale che aggiorna il quadro sanzionatorio per le violazioni di queste disposizioni. Le autorità nazionali competenti per questa normativa sono Ministero della Salute, Ministero dell’Interno e Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
IL REGOLAMENTO BIOCIDI
L’immissione sul mercato e l’uso di biocidi, utilizzati per la tutela dell’uomo, degli animali, dei materiali o degli articoli contro organismi nocivi, quali parassiti o batteri, mediante l’azione dei principi attivi contenuti nel biocida, è normata dal Regolamento europeo sui biocidi 528/2012.
Nel corso del 2023 è proseguita l’implementazione delle novità introdotte dalla Commissione europea nell’ambito del Regolamento e la Federazione ha continuato a fornire supporto alle imprese associate sugli aspetti interpretativi e tecnico regolatori.
Il 19 aprile 2023, Federchimica, in collaborazione con il Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, ha organizzato un evento specifico, dedicato agli ultimi aggiornamenti e alla possibile evoluzione della legislazione nei prossimi anni. Federchimica inoltre è stata invitata a parlare al Convegno nazionale Biocidi, organizzato dal Ministero della Salute “L'evoluzione del BPR”, tenutosi a Roma il 7 e 8 novembre 2023.